INSIEME, PER RIPARTIRE

Progetto per la Scuola Elementare di Mirandola.

agse-mirandolaASSOCIAZIONE GENITORI PER LA SCUOLA ELEMENTARE DI MIRANDOLA

Raggiungimento progetto 100%

Progetti di attività motoria, ludico ricreativa per ragazzi/e disabili

· Estate insieme

· Ripartiamo Insieme

· Lo sport è di tutti

 

Introduzione

Vale la pena, prima di entrare nel dettaglio degli interventi (Estate Insieme – Ripartiamo insieme – Lo sport è di tutti) di fornire un quadro d’insieme che raccolga i dati più significativi del territorio, colpito dal sisma del 20 e 29 maggio u.s.

UN QUADRO D’INSIEME

Settori di riferimento: Indicazioni numeriche
Persone sfollate: 8.194
Persone ospitate nelle tendopoli: 7.143
Lavoratori in CIG: 19.000

I dati sono stati raccolti, nella settimana dal 16 al 20 luglio u.s., nei siti di riferimento:
http://www.provincia.modena.it/ e http://www.regione.emilia-romagna.it/. Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 967 chilometri quadrati, pari al 36% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 227 mila persone. Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Modena, 33 (26 campi, 7 strutture al coperto). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 8.194 cittadini.
I punti di accoglienza sono così distribuiti:

  • Distretto di Mirandola: 3 strutture al coperto (146 ospiti) e 22 campi (5.578 ospiti)
  • Distretto di Carpi: 3 strutture al coperto (75 ospiti) e 3 campi (774 ospiti)
  • Distretto di Castelfranco Emilia: 1 struttura al coperto (11 ospiti) ed 1 campo (120 ospiti)

Causa sisma:

Popolazione scolastica colpita dal sisma: 32.570 (18.316 secondarie di secondo grado, 4.302 secondarie di primo grado, 7.862 primaria, 2.090 scuola infanzia.

Edifici e plessi scolastici: 102: di cui 34 edifici agibili o con piccolissimi danni, 48 con lievi danni, 20 parzialmente inagibili, 4 parzialmente inagibili da rivedere, 35 inagibili, 3 con danni da rischio esterno.

In questa prima fase emergenziale, I bisogni sono i più disparati, ma crediamo sia giusto concentrarsi su alcuni ambiti prioritari. L’emergenza educativa e sociale è certo quella più cogente è necessario dare una risposta con maggiore efficacia. Bambini, ragazzi, giovani, famiglie, anziani, italiani e stranieri, sono i soggetti colpiti dal sisma, perché hanno visto sparire i luoghi identitari, hanno perso le tracce della loro storia e i luoghi di comunità (monumenti, chiese, piazze, negozi, luoghi di aggregazione, di educazione, di sport, di cultura). In particolar modo, per rispondere alla prima istanza emergenziale, sono stati attivati in questa fase diversi centri estivi e aggregativi, nel territorio dell’Area Nord della Provincia di Modena, raggruppati sono il nome “Estate Insieme”. L’attivazione dei camp estivi comporta un lavoro notevole di coordinamento:

coordinamento istituzioni e associazionismo locale (i progetti sono realizzati con una stretta sinergia tra Amministrazioni comunali e Parrocchie), individuazione personale professionale e volontario, individuazione e allestimento aree, reperimento attrezzature di servizio (tenostrutture, servizi igienici, gazebo, ecc) e materiale tecnico/didattico/sportivo, abbigliamento operatori e bambini. Ecco perché, crediamo che le fascie più deboli della popolazione, in questo momento, debbano avere una risposta, pur tra mille difficoltà, ancora più significativa. I tre progetti che presentiamo, sono strettamente collegati e hanno come filo rosso conduttore, il supporto alle politiche di sostegno alla disabilità.

1. Estate Insieme
11/06/2012 – 30/09/2012

Il progetto, appunto, rientra nell’intervento sopracitato, e si occupa di fornire un supporto ai ragazzi affetti da disabilità, partecipanti ai centri estivi, nel periodo in oggetto. I ragazzi/e partecipanti ai centri estivi, hanno necessità di supporto, che può essere fornito solamente da personale formato per tale supporto. I bambini beneficiari del progetto, sono bambini con handicap di classe A, stimabili in numero 2/3

Descrizione del progetto:

Il progetto ha dunque la funzione di supporto all’attività del Centro estivo, permettendo ai beneficiari del progetto (di cui andremo poco sotto ad elencare il numero) di vivere a pieno il Centro estivo, in totale sicurezza e implementando l’integrazione attiva e positiva, con gli altri partecipanti al centro.

Beneficiari del progetto:

I bambini seguiti dal progetto con handicap di classe A sono due, mentre i bambini che hanno difficoltà di apprendimento della letto-scrittura sono 4/5

Obiettivi e risultati attesi del progetto:

· Favorire l’integrazione tra ragazzi/disabili e gruppo normo-dotati

· Supportare l’attività di formazione e aggregazione del centro estivo

· Creare una best – practice nel campo del supporto alla disabilità, con nuove politiche d’inclusione

· Permettere, ad una fascia debole della popolazione, di partecipare, attivamente, alla vita della propria comunità

· Fornire una risposta diretta al servizio richiesto (supporto alla disabilità)

Tempi, modalità e luogo di realizzazione del progetto:

L’intervento sarà strutturato dall’ 11/06/2012 al 30/09/2012, coprendo l’arco di tempo estivo, periodo d’attivazione appunto dei centri estivi

Costi del progetto:

Il costo degli educatori per i bambini portatori di handicap classe A è di €. 4.995,00 + Iva mentre gli educatori che seguono i bambini con difficoltà di apprendimento sono educatori volontari che al momento non sono pagati.

2. Ripartiamo insieme
01/09/2012 – 30/09/2012

Il secondo step, del progetto, è strettamente collegato al primo e funge da cinghia di trasmissione per il terzo progetto (Lo sport è di tutti); questo perché crediamo che solo una risposta coordinata e con una rete, la più vasta possibile (si pensi ad esempio al ruolo del Centro Sportivo Italiano, Comitato di Modena, che con i suoi dipendenti e volontari sta supportando attivamente l’attività aggregativa e ludico – sportiva). In particolar modo, per il futuro quasi immediato si attiverà un progetto di sostegno di gruppo con la creazione di un gruppo psico-ludico per i bimbi che in qualche modo hanno subito un trauma dal terremoto.

Questi gruppi saranno formati da psicologi con esperienza nei confronti bimbi in difficoltà, ma sicuramente sarebbe magari meglio appoggiarsi a degli psicologi infantili del territorio.

L’attività, che andrebbe ad integrare la proposta del centro estivo sarebbe coordinata dal Centro Sportivo Italiano di Modena, dall’ufficio dei servizi sociali del Comune di Mirandola e dalla Fondazione Romagnoli con lo scopo di fornire il personale atto a tale scopo.

Beneficiari del progetto

I bambini che frequentano i centri estivi vanno dalla fascia d’età tra i 4 e i 13 anni

Obiettivi del progetto

· Fornire un’ attività di supporto psicologico ad una fascia debole della popolazione

· Supportare ed integrare l’attività del centro estivo

· Fornire un primo esempio di best practice congiunta tra Fondazione, Ente di promozione sociale, Ente pubblico

Tempi e luogo d’attuazione

Dal 01/09/2012 al 30/09/2012, presso l’Oratorio Posta, di Mirandola (Mo). Gli orari previsti per l’attività è dalle 9.30 alle 11.00 di mattina.

Risultati e benefici attesi

· Creare un gruppo, coordinato, di psichiatri, in grado poi d’intervenire anche in altre realtà, colpite da eventi traumatici come il sisma.

· Migliorare la qualità della vita nelle popolazioni colpite dal sisma stesso, con un’attività mirata al target bambini e famiglia

· Fornire un concreto supporto al ruolo della famiglia, così duramente colpita dagli eventi sismici

· Ricostruzione, pur tra mille difficoltà, di legami familiari e affettivi

Costi del progetto

Al momento non siamo in grado di quantificare il costo complessivo, siamo a conoscenza della tariffa orario che è di €. 18,00 all’ora.

3. Lo sport è di tutti

Una volta superata l’emergenza di questi mesi estivi, dovrà pensare ad un intervento, strutturato anche all’interno del complesso scolastico. Ragazzi e ragazze disabili non potranno contare su strutture e progetti dedicati (siano essi di carattere sportivo e/o aggregativo formativo).

Ecco il perché, di quest’ultimo step, di carattere sportivo e aggregativo., centrato sempre sul tema della disabilità, ma strettamente collegato allo sport Descrizione del progetto Il progetto che di seguito presentiamo, è tarato su una fascia di popolazione che va dai 6 ai 18 anni (toccando quindi ogni ordine e grado di scuola) e ha al centro lo sport, come possibile veicolo di sviluppo e integrazione, per ragazzi e ragazze disabili. Entrando nel dettaglio, il progetto si sviluppa in un arco temporale annuale, con un dettagliato piano d’intervento, che vede coinvolti la società civile, il mondo sportivo (rappresentato dal Csi Modena), le istituzioni scolastiche e formative Questo è un progetto sperimentale che prevede la creazione di un’attività motoria curriculare per studenti disabili all’interno delle strutture scolastiche di appartenenza con la partecipazione qualificata di tecnici specializzati in diverse discipline sportive per disabili.

Ampliare le proposte e le attività per favorire uno sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile, rendere consapevoli gli alunni in situazione di handicap delle possibilità di movimento del corpo umano, introdurre gli allievi a nuove esperienze sensopercettive e motorie, ricercare un benessere fisiologico degli allievi sono le finalità che questo progetto si prefigge di raggiungere.

Obiettivi e finalità del progetto

· Aumentare l’autostima del ragazzo disabile e il senso di competenza operativa personale

· Aumentare le opportunità di integrazione sociale della persona disabile, utilizzando lo sport come strumento di crescita e di valorizzazione delle capacità che rendono ogni persona unica e irripetibile

· Contribuire attraverso l’attività psicomotoria e sportiva al benessere dell’alunno disabile.

· Favorire l’apertura verso l’esterno e trasferire le competenze acquisite attraverso l’attività motoria

Risultati e benefici attesi

· Raggiungere una buona autonomia nello spogliatoio e nell’ambiente circostante

· Acquisire il concetto di schema motorio

· Raggiungere un buon grado di equilibrio, coordinazione, lateralità

Tempi e modalità del progetto:

Il progetto è quindi particolarmente strutturato e si propone d’intervenire, in maniera profonda su una risposta al bisogno di socialità e aggregazione, attraverso lo sport. L’attivazione del progetto andrà dal 30/09/2012 (quindi all’inizio dell’anno scolastico) fino al 30/05/2012, indicativamente si rivolgerà. I soggetti coinvolti sono tutti gli alunni diversamente abili che frequentano la scuola dell’obbligo.

Costi del progetto:

Al momento non siamo in grado di quantificare il costo complessivo in quanto dipende dal numero dei bambini (circa 100) e dal numero degli educatori sportivi necessari per la copertura e l’assistenza totale dei bambini.

Inoltre, lo staff che seguirà i tre progetti, mapperà l’intervento, attraverso i seguenti punti:

 

1. Relazioni, partnership, reti: Il progetto sarà valutato in itinere e alla fine della sua realizzazione, cercando di cogliere, in prima istanza la capacità del progetto stesso di mettere in rete tutti i soggetti che operano nel settore di riferimento: uno degli obiettivi che il progetto si da è proprio quello di far collaborare e permettere alle varie realtà coinvolte di agire di comune accordo, per raggiungere il target che il progetto si è dato.

2. Diffusione territoriale: Il progetto sarà valutato in itinere e alla fine della sua realizzazione dal punto di vista “geo – strategico”, ovvero dalla capacità che tale progetto ha avuto di mettere in rete varie realtà territoriali che operano nel medesimo settore, garantendo capillarità e univocità nell’intervento posto in essere.

3. Analisi dell’investimento: Il progetto sarà valutato in itinere e alla fine della sua realizzazione da un punto di vista economico: nel portale vi si troverà la rendicontazione, i centri di costo e la ricaduta economica di tale investimento sui soggetti interessati al progetto. Tale valutazione permette di incidere su eventuali sprechi, errori nella gestione e garantisce trasparenza agli enti finanziatori del progetto e ai vari soggetti che operano nella realizzazione dello stesso.

I 3 punti, serviranno per costruire, insieme, una “best practice” attivabile su tutto il territorio nazionale, fornendo una risposta concreta, ai bisogni e alle necessità dei ragazzi e ragazze colpita da handicap psico – fisico. I tre progetti, quindi, attivati nell’area Nord,possono poi essere declinati, in altre realtà, che hanno subito eventi così traumatici.