PAOLO'S HOME KIBERA NAIROBI
Servizio di riabilitazione fisioterapica e centro diurno per bambini con disturbi psicologici e neuropsichiatrici.
Richiesta di contributo 2020
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Missione a Nairobi 14-18 gennaio 2019
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Progetto Nairobi
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Aggiornamento Progetto Nairobi
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India Vellore
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Report per il 2017
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TIPOLOGIA D’INTERVENTO: Servizio di riabilitazione fisioterapica e centro diurno per bambini con disturbi psicologici e neuropsichiatrici
IL PROBLEMA E IL CONTESTO
Il Kenya ha una popolazione di quasi 50 milioni di abitanti, con un’età media di 19 anni. Il 43,4% della gente vive al di sotto della soglia di povertà. La legislazione, che ha recentemente disposto l’erogazione di servizi per la salute mentale a livello comunitario non tiene conto della realtà. Ci sono infatti meno di 100 medici psichiatri in tutto il paese (fonte WHO).
Allo stesso modo il diritto all’inclusione scolastica dei bambini con disabilità mentale, sancito dalle leggi del paese, rimane largamente disatteso. Gli unici servizi pubblici per la salute mentale sono offerti dal grande ospedale psichiatrico di Mathare a Nairobi e da altri tre istituti più piccoli ubicati in differenti regioni del paese.
Nei fatti, però, a questi servizi possono accedere solo persone che lavorano ed hanno di conseguenza un’assicurazione sanitaria che ne copre il costo. Insufficienti e poco accessibili sono i servizi di riabilitazione per chi soffre di disturbi neurologici. I problemi si aggravano in una realtà disgregata come quella di Kibera (Nairobi), uno degli slum più popolosi e poveri di tutta l’Africa Subsahariana.
La popolazione di Kibera, difficile da censire con precisione, ammonta a diverse centinaia di migliaia di persone, di cui almeno la metà senza un lavoro. Perciò gli abitanti vivono in condizioni di estrema povertà, in piccole baracche, quasi tutte di lamiera, segmentate da viottoli di terra battuta, senza accesso a servizi essenziali come acqua e latrine.
Qui abitano intere famiglie, condividendo il piccolo spazio interno e gli spazi esterni con i vicini in una condizione di estrema promiscuità. La percentuale delle persone disabili è alta, sia per l’inadeguatezza delle condizioni di vita, sia per la scarsità dei presidi sanitari e la mancanza di prevenzione. In più, superstizione e pregiudizio inducono a vedere nella disabilità una maledizione o l’espiazione di una colpa. Quando nasce un bambino disabile, spesso la madre viene ritenuta colpevole e la famiglia, quando c’è, si disintegra. La conseguenze sono stigma e isolamento, che impediscono il rispetto dei diritti delle persone disabili.
LA RISPOSTA DI CITTADINANZA: IL CENTRO PAOLO’S HOME
Dal 2013 Cittadinanza sostiene il Centro “Paolo’s Home”, che assiste i bambini con disabilità psicofisica a Kibera.
Il centro è stato aperto nel 2008 dall’associazione Koinonia ed è frequentato da oltre 150 bambini affetti da differenti patologie di varia causa e natura: paralisi cerebrale infantile, spina bifida, epilessia, ritardo nello sviluppo di vario grado, autismo, sindrome di Down, danni cerebrali dovuti a meningite o complicazioni del parto.
Nel 2013, accanto all’ambulatorio di fisioterapia è stato inaugurato il Centro Diurno, dove 15 bambini beneficiano ogni giorno di due pasti completi e di attività educative, oltre agli interventi di fisioterapia, secondo un percorso individualizzato, con obiettivi in ambito fisico, cognitivo, comunicativo e sociale.
Paolo’s Home può contare su uno staff multidisciplinare di professionisti locali: 2 fisioterapisti, una psicologa, un terapista occupazionale, un assistente sociale, due educatrici. Essi non solo operano nel centro, ma effettuano regolarmente visite domiciliari e interventi di sensibilizzazione, al fine di coinvolgere la comunità e contrastare stigma, isolamento, discriminazione, emarginazione.
LE ATTIVITA’ DEL CENTRO
Durante gli anni, il progetto è stato arricchito con diversi programmi che si integrano per dare risposta alle esigenze delle famiglie che si rivolgono al centro:
PROGRAMMA DI FISIOTERAPIA
• attraverso sessioni in sede (3 giorni a settimana) e visite a domicilio (2 giorni a settimana)
PROGRAMMA PSICO-SOCIALE
• attraverso sessioni di gruppo e colloqui individuali una psicologa offre alle giovani madri, per lo più disinformate sulle cause delle patologie dei loro figli, un servizio di informazione e sensibilizzazione e il necessario supporto psicologico
CENTRO DIURNO
• che offre a 15 bambini una presa in carico più ampia, garantendo ogni giorno due pasti adeguati, attività di socializzazione, attività educative individualizzate, oltre al programma di riabilitazione e visite mediche
PROGRAMMA DI EMPOWERMENT
• economico delle madri, con formazione professionale, produzione e commercializzazione di prodotti di artigianato, prestito rotativo. Inoltre ogni mese, a rotazione, due madri sono impiegate nella preparazione dei pasti e nell’accudimento dei bambini, così da renderle parte attiva del processo di riabilitazione e dare a tutte la possibilità di una fonte di reddito. I genitori dei bambini, in molti casi madri single, vengono coinvolti nel processo riabilitativo dei propri figli e ricevono sostegno psicologico individuale e di gruppo dalla psicologa del Centro.
SUPPORTO ALL’INCLUSIONE SCOLASTICA
• attraverso la collaborazione con scuole di Kibera e la copertura di parte dei costi di frequenza di alcuni bambini con disabilità
SUPPORTO SANITARIO
• attraverso l’organizzazione e il pagamento dei costi di visite mediche specialistiche presso strutture sanitarie locali
PROGRAMMA DI SENSIBILIZZAZIONE
• della comunità, attraverso campagne porta a porta e la marcia per le strade di Kibera in occasione della giornata internazionale per le persone con disabilità (ogni anno il 3 dicembre)
COSA BOLLE IN PENTOLA: RISULTATI OTTENUTI NEL 2017 E PROSPETTIVE FUTURE
Grazie al contributo della Fondazione Irma Romagnoli è stato possibile portare avanti le attività di Paolo’s Home anche in un anno caratterizzato da cambiamenti. Sono stati registrati 52 nuovi accessi, anche in seguito al trasferimento delle attività in una sede provvisoria per i lavori di ampliamento a quella in Karanja Road. Positivo anche il bilancio sull’inclusione scolastica, infatti 8 dei 15 bambini inseriti nel programma diurno hanno raggiunto gli obiettivi di sviluppo stabiliti e nei primi mesi del 2018 sono stati inseriti nelle scuole di Kibera.
Nel corso del 2017, circa 116 bambini sono stati raggiunti attraverso le sedute di terapia al centro, le visite a domicilio e la frequenza al centro diurno, il trend si è mantenuto in linea con l’anno scorso, a conferma della buona reputazione che il centro ha guadagnato presso la comunità di Kibera. E’ stato possibile proseguire le sessioni di fisioterapia e terapia occupazionale che hanno raggiunto 50 pazienti ogni mese, le visite a domicilio, l’assistenza giornaliera ai bambini inseriti nel programma di day care.
Si è data continuità al servizio di terapia del linguaggio (speech therapy) inserito nel dicembre 2016, nonostante le difficoltà legate alla scarsità di operatori formati nel settore. Per quanto riguarda gli adulti, sono stati forniti servizi di supporto psicosociale che hanno raggiunto una media di 10 persone ogni mese, un programma di emancipazione economica, laboratori di formazione e costruzione del gruppo per i genitori, formazione per gli insegnanti provenienti da diverse scuole della zona e il programma di sensibilizzazione sui temi della disabilità per l’intera comunità. Infine, si registra un aumento significativo del numero di persone, circa 1.200, raggiunte dalle campagne di sensibilizzazione portate avanti da Paolo’s Home, attraverso visite porta a porta e l’organizzazione di 3 giornate di eventi di sensibilizzazione sui diritti dei bambini con disabilità, che hanno permesso di identificare bambini disabili in condizione di isolamento rispetto al resto della comunità a causa dello stigma e dell’ignoranza.
Negli ultimi anni l’offerta di servizi al centro è cresciuta con regolarità, ma gli spazi a disposizione non sono più sufficienti a rispondere alla richiesta crescente di assistenza che la comunità quotidianamente rivolge a Paolo’s Home. Nel corso del 2017 sono quindi stati raccolti i fondi necessari ai lavori di ampliamento della sede. I lavori saranno avviati nella seconda metà del 2018 e consentiranno di raddoppiare gli spazi di accoglienza e di lavoro. Allo stesso tempo Cittadinanza e ANSvi sono impegnate a consolidare le relazioni con i principali attori coinvolti nella formazione di fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, insegnanti e tutti i professionisti impegnati nella presa in carico dei bambini con disabilità. Nel 2018 sarà lanciato un primo workshop di formazione, che alle lezioni frontali abbinerà la discussione di casi clinici di Paolo’s Home, in modo da attrarre al centro un numero crescente di terapisti keniani. Alla formazione verrà progressivamente affiancata la ricerca, in collaborazione con il corso di Speech Therapy della Kenyatta University di Nairobi. Con l’aiuto della Fondazione contiamo di rispondere ala domanda di aiuto che Paolo’s Home ci lancia dalle strade di Kibera.
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