SIAMO A CAVALLO

ASSOCIAZIONE TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE PASSO PASSO

Progetto “Siamo a Cavallo 2015”

Partecipano al progetto Siamo a Cavallo 2015 bambini seguiti dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile, provenienti dai Comuni indicati

  1. P (Sasso Marconi)
  2. B. (Sasso Marconi)
  3. P. (Vado)
  4. G. (Vergato)
  5. M. (Bologna)
  6. T. (Porretta)
  7. C. (Casalecchio)
  8. C. (S. Lazzaro)
  9. N. (Casalecchio)

L’equipe impegnata in campo è composta da:

  • ssa Giovanna Mazzotta, Neuropsichiatra Infantile presso il Distretto di Casalecchio di Reno, Coordinatore tecnico di Riabilitazione Equestre
  • ssa Irene Nanni, Psicologa, Educatrice Professionale esperta in autismo, Operatore di Onoterapia
  • Educatore Professionale della Cooperativa Libertas
  • Thomas Pescuma, volontario
  • Lucia Battaglia, Educatrice, studentessa di Psicologia, volontaria

Sede: Centro Ippico “Società Ippica Bolognese”, via Lelli 3, Rastignano (Bologna)

Giornata: sabato mattina, ore 9.00 – 12.00

Periodo di svolgimento dell’attività: si prevedono 22 incontri, suddivisi in due trimestri, il primo da Aprile a Giugno e il secondo da Settembre a Dicembre.

I bambini saranno suddivisi in tre gruppi in base all’età e al tipo di attività proposta, che si ritiene inizialmente idonea alle loro caratteristiche, ma che potrà essere modificata nel corso del tempo.

I bambini presentano un ritardo cognitivo medio-lieve, deficit di attenzione, instabilità motoria e difficoltà nella relazione con i pari, dovuta a un disturbo appartenente allo spettro autistico o a un disturbo della condotta. In alcuni bambini le difficoltà si manifestano attraverso importanti problemi relazionali nei contesti sociali, soprattutto a scuola, tendenza all’isolamento e al passaggio all’atto, come reazione impulsiva in occasione di un intenso disagio emotivo.

Si prevede di svolgere un’attività a terra (grooming, conduzione del cavallo, giochi motori) ed esercizi base con i cavalli, utilizzando una bardatura con il fascione o con la sella. I bambini lavoreranno in alcuni momenti in gruppo unico e in altri momenti individualmente.

In ogni incontro si presenterà inoltre un tema specifico (esempio: forma del maneggio, parti del corpo del cavallo, lessico “tecnico”, ecc.).

Le attività hanno come obiettivo un aumento dei tempi di attenzione, il miglioramento di attività prassiche, dell’organizzazione spazio-temporale, della capacità di attendere il proprio ruolo, di coordinare il proprio movimento con quello degli altri, dell’interazione e della comunicazione con i pari e con gli operatori in campo, la formalizzazione dei nuovi apprendimenti, lo sviluppo di abilità di relazione, osservazione e comunicazione con il cavallo, dando significato ai comportamenti e alle reazioni dell’animale rispetto ai propri gesti e ai propri comportamenti.

Dr.ssa Giovanna Mazzotta
Neuropsichiatra Infantile