Lotta alla Malnutrizione infantile nel villaggio di Andavadoka

Progetto sulla Malnutrizione dei bimbi di 0-5 anni del villaggio di Andavadoaka e villaggi limitrofi (Madagascar).

Raggiungimento progetto 33%

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La Fondazione Irma Romagnoli intende finanziare il progetto con 10mila euro annui per tre anni.

CHI SIAMO

L’ODV Amici di Ampasilava Madagascar è una associazione indipendente che opera nel campo medico sanitario riconoscendosi nella carta dei valori del volontariato internazionale e nel codice di comportamento etico del volontario.
Si è costituita il 23 luglio 2006 con atto di registrazione AA.EE. del 2 Novembre 2006 e è iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore,numero di repertorio 90586.
La sede dell’Associazione è a Bologna, in via del Pratello n.13.
In Madagascar è registrata come Organizzazione Non Governativa (ONG).
È impegnata in attività di assistenza sanitaria erogata completamente gratuita nel sud ovest del Madagascar, sul canale di Mozambico nella regione di Tulear, distretto di Morombe, villaggio di Andavadoaka.
Dal 2006 alla fine del 2008 ha costruito e arredato l’ospedale “Vezo” di Andavadoaka, che ha poi donato alla sanità Malgascia.
L’inaugurazione dell’ospedale “VEZO” di Andavadoaka è avvenuta il 15 ottobre 2008 e l’associazione attraverso l’”Accord de Siege” con lo stato Malgascio e la “Convenzione” con il Ministero della Sanità, lo finanzia e gestisce.
Dal 2008 ad ora l’ospedale, attraverso finanziamenti e sovvenzione ha avuto diversi ampliamenti e ristrutturazione che attualmente è cosi definito:

  • 2 camere di degenza adulti con annessi servizi igienici e doccia: 4 posti letto uomini e 4 posti letto donna
  • 1 camera con 2 posti letto assegnati a Osservazione intensiva.
  • Una maternità con: un ambulatorio ostetrico ginecologico, una sala travaglio parto, una camera di degenza con 4 posti letto per mamma bambino e annesso bagno con doccia, un ambulatorio pediatrico e una camera di degenza pediatrica con 4 posti letti.
    Per un totale di 18 posti letto
  • Una sala operatoria con area per la gestione pre-operatoria ed una attigua sala di sterilizzazione.
  • Una Farmacia, contenente farmaci e presidi sanitari con buona dotazione in grado di far fronte alle esigenze cliniche, un computer per la gestione informatizzata dei prodotti. All’interno della farmacia si trova inoltre una sezione dotata di attrezzature per la preparazione di prodotti galenici.
  • Una sala radiologica tradizionale e con apparecchio radiologico mobile per indagini eseguibili nelle stanze di degenza e computer per la trasmissione delle radiografie ai vari ambulatori.
  • Un laboratorio di analisi per esami su campioni biologici dotato di 2 apparecchi per esame emocromocitometrico completo, 2 apparecchi dedicati agli esami di chimica clinica (Dry Chemistry), 2 microscopi ottici per valutazione di strisci ematici, feci, urine ed altri campioni biologici con colorazioni specifiche o analisi a fresco; dotazione di test immunologici rapidi (Malaria, HCV, HBV, HIV, ecc.).
  • Uno spogliatoio per il personale
  • Otto ambulatori, tutti provvisti di Computer con programma dedicato alla gestione clinica dei casi, 2 dedicati alle visite internistiche dei pazienti (1 dei quali attrezzato con Monitor, Ecografo, Elettrocardiografo, Defibrillatore e fornitura monitorata, di farmaci e presidi, per l’iniziale gestione di quadri di emergenza medica); 1 ambulatorio pediatrico; 1 ambulatorio per medicazioni (attiguo e comunicante con l’ambulatorio attrezzato per le emergenze mediche) dotato di fornitura monitorizzata di presidi per la medicazione e per suture, 2 lettini e lampada scialitica; 1 ambulatorio dentistico con 1 riunito;1 ambulatorio di Fisioterapia dotato di tutto il materiale necessario per l’attività; 1 ambulatorio per esecuzione del Triage mattutino  e per altre attività alla fine del Triage ed in particolare l’ambulatorio di continuità per pazienti cronici con Ipertensione Arteriosa ben controllata e Diabete Mellito tipo 2 ben controllato da trattamento orale dotato di lettino per visita, elettrocardiografo, attrezzatura per attività oculistica; 1 ambulatorio per visite di Ostetricia e Ginecologia dotato di Ecografo mobile (utilizzabile anche nelle sale di degenza) per esecuzione di Ecografie ostetriche e ginecologiche con le opportune sonde.
  • Una sala di Direzione dell’ospedale con computer.
  • Una Sala server.
  • Un deposito esterno la conservazione delle scorte di farmaci e presidi sanitari.
  • Una officina per le riparazioni

L’Hopitaly Vezo è operativo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, mediante turni di guardia con la presenza di un medico e di un infermiere per le urgenze esterne e per le esigenze dei pazienti ricoverati. Durante tutte le 24 ore è presente in ospedale un mediatore culturale come ausilio per i colloqui con i pazienti o, dalle 18 alle 7 del mattino successivo, un infermiere malgascio. Il personale malgascio ha discreta o buona conoscenza della lingua italiana e del francese.
Oltre al personale sanitario malgascio: 1 medico, 2 ostetriche, 6 infermieri, 5 traduttori,  nel corso del 2024 hanno dato il loro contributo professionale presso l’Hopitaly un totale di 150 volontari di cui:   46% di professioni sanitarie, 47% medici, 7% non sanitari.
Dall’inizio della sua attività ospedaliera alla fine del 2024 ha curato ed assistito gratuitamente più di 320.000 persone.
Nel 2023 nasce il progetto lotta alla malnutrizione dell’ospedale VEZO di Andavadoka.

TITOLO DEL PROGETTO

Lotta alla Malnutrizione infantile nel villaggio di Andavadoka, del comune di Befandefa e dei comuni limitrofi.

BENEFICIARI DEL PROGETTO

I bambini i bambini da 0 ai 5 anni del villaggio di Andavadoka, del comune di Befandefa e dei comuni limitrofi.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

La mission dell’ODV Amici di Ampasilava comprende anche la Tutela della salute dell’infanzia nell’Hopitaly Vezo di Andavadoaka. Per inquadrare l’area di intervento del progetto sanitario, dobbiamo analizzare la struttura del sistema sanitario malgascio e il territorio di competenza dell’Hopitaly Vezo.

L’organizzazione del sistema sanitario malgascio è su quattro livelli:

  • il livello centrale: incaricato del coordinamento generale del settore sanitario, gli orientamenti politici e strategici, la definizione delle norme e degli standard;
  • il livello intermedio o regionale: rappresentativo del ministero a livello regionale e sotto il diretto collegamento del segretariato generale, ha la missione di pianificare, guidare, monitorare e valutare l’attuazione di programmi di interesse nazionale a livello dei distretti sanitari della regione sanitaria;
  • il livello periferico o distrettuale: rappresentato dal servizio di sanità pubblica distrettuale, la cui missione è coordinare e sostenere i servizi sanitari di base e di primo riferimento nella fornitura di assistenza sanitaria. Questo livello è la pietra angolare del sistema sanitario e deve avere un processo decisionale e un’autonomia finanziaria;
  • il livello comunitario: che partecipa alla promozione della salute e alla gestione delle strutture sanitarie di base.

L’organizzazione dell’assistenza sanitaria si avvale di tre livelli:

  • il primo: a livello del distretto sanitario, è costituito dagli operatori sanitari e da strutture sanitarie di base che si occupano dei primo contatti dell’utente nel sistema sanitario, chiamati Centre de Santé Basic (CSB);
  • il secondo: costituito dai centri ospedalieri di riferimento distrettuali (CHRD) senza l’attività chirurgica, garantisce il pacchetto di attività complementare (PCA) e dai CHRD che hanno il blocco operatorio, rappresentano ospedali di primo livello;
  • il terzo: formato dai centri ospedalieri di riferimento regionali (CHRR) e dai centri ospedalieri universitari (CHU), che sono gli ospedali di secondo livello.

Nel piano intermedio 2019-2022 sono state sviluppate nuove tematiche, come la salute orale e odontoiatrica, la salute oculare, l’HIV/AIDS, la malaria, la tubercolosi e i servizi di riabilitazione.
Al livello distrettuale, non è presente un piano di sviluppo che definirebbe gli obiettivi e consentirebbe l’attuazione dell’attività per garantire un migliore sviluppo sanitario del settore, per questo motivo l’accesso alle cure specialistiche è molto difficoltoso soprattutto nelle zone rurali.
A livello periferico, la scarsa capacità di leadership dell’EMAD (team di gestione del distretto) comporta la mancanza di coordinamento e integrazione del sistema di assistenza a livello dei comuni e l’inadeguatezza dello schema di gestione delle cure.
In termini di governance, il malfunzionamento del dipartimento è la conseguenza della scarsa capacità manageriale dei gestori a tutti i livelli e dell’insufficiente finanziamento del settore e tutto questo ha portato a:

  •  una forte centralizzazione del bilancio del settore dove l’80% di quest’ultimo è destinato a livello centrale; – una debolezza dei servizi tecnici di decentralizzazione che non sono in grado di svolgere il loro ruolo di sostegno, coordinamento, mentoring e accompagnamento delle strutture di assistenza;
  • una scarsa gestione del bilancio e debolezza del sistema di monitoraggio finanziario;
  • una scarsa applicazione di audit esterni e meccanismi anticorruzione, quali misure coercitive in caso di flagrante delicto, favorendo in tal modo la cattiva gestione di fondi.

Andavadoaka è un piccolo villaggio costiero di pescatori situato nel sud-ovest del Madagascar, con una popolazione stimata di circa 4.000 – 4.500 abitanti, la maggior parte dei quali sono di etnia “Vezo” che significa pescatori nomadi. Si trova a circa 150 km a nord del capoluogo regionale di Toliara e 50 km a sud di Morombe, altra grande villaggio del sud del Madagascar. Il villaggio è inserito nel comune rurale di Befandefa e ha il Fokontany (consiglio dei saggi) come organo controllore, inoltre è inserito nella regione di Atsimo Andrefana e nel piano sanitario della regione sud-ovest.

Il bacino d’utenza e la popolazione ha determinato la costruzione di un centro di sanità di base (CBS) pubblico che si occupa di prevenzione, planning familiare, prime cure e diagnosi di base.

Già a partire dalla sua costruzione l’ospedale si proponeva di essere un punto di riferimento non solo per il villaggio di Andavadoaka ma anche per quelli limitrofi, spaziando fino ad oggi a 200 km² di territorio di competenza.

Offre cure gratuite, pur facendo parte del sistema sanitario malgascio, al contrario di tutte le altre strutture sanitarie che sono a pagamento e garantisce prestazioni sanitarie differenti.

Nel mese di gennaio 2023 nel corso di un evento organizzato con la collaborazione del CSB locale, è stata sottoposta al controllo di peso ed altezza l’intera popolazione di bambini di età compresa tra 0 e 5 anni residenti al villaggio di Andavadoaka. Si era evidenziato che sui 320 bimbi valutati, 65 (20%) presentavano un quadro di malnutrizione. Per far fronte a questa situazione a partire dal mese di febbraio 2023 è stato avviato il Progetto di lotta alla Malnutrizione. Il Progetto che si è sviluppato in fasi progressive su tutto l’arco temporale dell’anno. Il Progetto ha comportato la valutazione in Ospedale di tutti i bambini malnutriti identificati nel corso della valutazione iniziale, che sono stati sottoposti ai test previsti dal Protocollo Malnutrizione. I bambini con quadro di malnutrizione severa sono stati ospedalizzati, tutti gli altri sono stati inseriti nel Programma di supporto nutrizionale come outpatients.

Il Progetto di lotta alla Malnutrizione ha comportato anche l’avvio di un programma di informazione, educazione e di prevenzione con incontri nelle scuole e nei villaggi limitrofi.
Purtroppo non è stato ad oggi possibile avviare un monitoraggio sistematico nei villaggi del circondario dove la malnutrizione rappresenta verosimilmente un problema molto maggiore rispetto ad Andavadoaka. Numerosi bambini di altri villaggi sono stati comunque identificati come malnutriti in occasione di visite all’Hopitali Vezo e sottoposti a trattamento, pertanto il numero di bambini che ha avuto accesso al Programma di Supporto Nutrizionale è stato molto maggiore rispetto a quello dei bimbi malnutriti residenti ad Andavadoaka.

Il progetto vuole continuare ad occuparsi di bambini da 0 a 5 anni del villaggio di Andavadoaka, considerando un iniziale pianificazione delle “giornate della pesata”. Si vuole organizzare due giornate durante l’anno invece che solo una (ogni 6 mesi) dove tutti i bambini (da 0 a 5 anni) vengono invitati in ospedale per una giornata di screening di peso e altezza (e di consegua il BMI) e percentili, naturalmente precedute da campagne di sensibilizzazione nelle scuole.

Nel giorno delle rilevazioni dei dati atropometrici i bambini che non superano il percentile cut-off per considerarli non malnutriti vengono presi in carico dal pediatra per portare avanti un progetto nutrizionale attento e con step ben specifici. Il progetto vuole potenziare le “giornate della pesata” e si pone l’obbiettivo di organizzare queste giornate anche nei villaggi limitrofi, iniziando da Ambalorao e Ampasilava, rispettivamente a 2 e 4 km dall’Hopitaly.

Una pianificazione strutturata delle prime rilevazioni di peso e di altezza permette la programmazione di interventi precoci, specifici e dettagliati, nello specifico si differenziano 3 livelli di supporto nutrizionale differente considerando sempre un bambino da 0 a 5 anni con diagnosi di malnutrizione:

● Ricovero necessario e per le prime 12 ore somministrazione per OS (gavage se necessario) di OrsKids (soluzione reidratante orale comprensiva degli elettroliti e dei sali minerali di base), poi formula 75 (latte terapeutico “starter”) per almeno 10 gg e poi protocollo a casa specifico (F-100) per altri 20 gg rivedendo il bambino ogni settimana per almeno un mese.

● Formula 75-100 da somministrare a casa e una volta alla settimana controllo in ospedale ma tutti i giorni i parenti (la madre o un componente della famiglia) si deve recare in ospedale per prendere la Formula preparata dai sanitari considerando che si stimano 20ml/kg ogni 3 ore circa 160ml/kg al giorno.

● Plampinat, in caso di stato nutrizionale con malnutrizione non severa e gestibile a domicilio sotto il controllo del CSB locale con controllo almeno mensile anche in ospedale. Il Programma prevede la preparazione e distribuzione di dosi incrementali di un composto ipercalorico-iperproteico ottenuto con utilizzo di latte intero, olio e zucchero integrati con un composto multivitaminico, sali minerali ed oligoelementi.

Questi ultimi sono stati forniti con donazione da Biofarma di Colloredo di Prato (Udine). I restanti prodotti vengono acquistati sul mercato locale.
I preparati per il supporto nutrizionale (F 75-Vezo e F100-Vezo) sono composti realizzati sulla base delle raccomandazioni OMS (F-75; F 100), modificando la ricetta originale in modo da poter ottenere composti identici utilizzando quanto disponibile in loco. La preparazione avviene nel piccolo laboratorio galenico della Farmacia dell’Hopitaly Vezo.

Deve essere sottolineato che il locale CSB è stato coinvolto in misura sempre maggiore nel Progetto. il CSB si è reso disponibile a subentrare al trattamento della fase acuta (F 75 – F 100) attraverso la distribuzione ai bambini che abbiano raggiunto un equilibrio nutrizionale, prodotti nutrizionali ipercalorici semi-solidi (Plumpy nut) che lo stesso CSB ottiene da Organizzazioni Internazionali (WHO, Unicef).
Con questa modalità a conclusione del trattamento di fase acuta (che ha una durata media di circa 30 giorni), si è reso possibile garantire ai bambini un supporto nutrizionale protratto a carico della Sanità di Base.
Considerando che nel gennaio 2024, ad un anno esatto dall’avvio del Progetto, è stato ripetuto il controllo di peso e altezza sulla popolazione da 0 a 5 anni utilizzando le stesse metodiche e gli stessi strumenti.
Il tasso di malnutrizione severa è risultato del 5% (15 bambini su 300) con una riduzione di 4 volte rispetto all’avvio del programma. Questo dato ci mostra come Sia essenziale proseguire e potenziare il programma di lotta alla malnutrizione infantile. La sostenibilità del progetto è tutta a carico dell’ODV Amici di Ampasilava e considerando che nel corso del 2023 sono state preparate e consegnate alle famiglie circa 4000 dosi da 1000 ml che corrispondono a 750/1000 Kcal.

OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO

Il progetto latta alla malnutrizione è una prosecuzione e un incremento di un programma già esistente ma si stima la necessità di ampliarlo al prossimo triennio per conseguire tutti gli obiettivi e in particolare modo quello di aumentare il bacino di utenza ai due villaggi limitrofi.

TEMPI , MODALITA’ E LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto per ora è programmato sul triennio 2025-26-27 ma si prevede l’estensione nei comuni limitrofi anche per gli anni 2028-29.

RISULTATI E BENEFICI ATTESI

Una riduzione dal 15% al 25% dei casi trattati per presa in carico.

COSTI DEL PROGETTO

  • Di seguito i costi sostenuti:
  • 1.200 litri di latte al costo di 9.000.000 ariary. (1€ = 4.500 ariary)
  • 80 litri di olio al costo di 760.000 ariary.
  • 300 kg di zucchero al costo di 2.250.000 ariary.
  • latte artificiale Formula per neonati al costo di 10.700.000 ariary.

La spesa complessiva sostenuta nell’arco di 12 mesi per il Progetto Nutrizione è stata pari a 22.710.000 Ariary pari a circa 5.000 euro.
Quindi si stima una spesa complessiva per il progetto “Lotta alla malnutrizione infantile” pari a 15.000 euro annui; considerando l’ampliamento del bacino di utenza altri altri due villaggi limitrofi (Ampasilava e Ambalorao) si stima per il triennio 2025-2027 un totale complessivo di 45.000 euro, poi estendibili nel tempo per ampliare ulteriormente il bacino di utenza.

A CONCLUSIONE DEL PROGETTO E’ RICHIESTA UNA RELAZIONE

Sarà cura dell’associazione AdA rendicontare annualmente l’andamento del progetto.

La Fondazione Irma Romagnoli intende finanziare il progetto con 10mila euro annui per tre anni.